Una festa del ciclismo storico nella prima edizione de La Statica. L’evento è stato ideato dall’associazione La Chianina di Marciano della Chiana e dal Divino Sfuso Team di Firenze che, in conclusione dell’anno, hanno organizzato un innovativo raduno volto a far vivere le atmosfere, lo spirito e la convivialità caratteristiche delle ciclostoriche attraverso un simbolico itinerario di appena cinquanta metri nel centro di Gaiole in Chianti, patria de L’Eroica. La proposta della “ciclostorica a chilometro zero” ha trovato il coinvolgimento di persone di tutte le età provenienti da ogni zona della penisola che si sono ritrovate con biciclette vintage e con magliette di lana per contribuire a un evento che ha trovato il proprio cuore nella volontà di condividere esperienze, passioni e gusti.
Il nome La Statica ha identificato una manifestazione che ha trovato il proprio cuore nell’elogio della lentezza necessaria per scoprire un territorio, per apprezzare i sapori enogastronomici e per costruire solide relazioni, con molti partecipanti che hanno scelto di vivere questo breve percorso con la bicicletta in spalla e con un calice di vino in mano. La breve pedalata nel cuore di Gaiole in Chianti è stata inframmezzata da un ristoro dopo venticinque metri preparato dai volontari de La Chianina a base di alcuni sapori caratteristici della Valdichiana e da un aperitivo all’arrivo allestito dal Divino Sfuso Team, poi l’evento è stato ulteriormente arricchito dalle premiazioni per lo stile dei partecipanti maggiormente capaci di rappresentare la storia del ciclismo storico con i loro mezzi e i loro abiti. Questa valutazione è stata curata della giuria capeggiata da Vittorio Landucci della Biblioteca del Ciclista di Castiglion Fiorentino. «La Statica ha rappresentato una piccola, azzardata, scommessa – commenta Silvio Valentini, vicepresidente de La Chianina Ciclostorica e co-ideatore de La Statica insieme ad Augusto Rossi del Divino Sfuso Team, – con un evento innovativo che ha ottenuto attenzioni da appassionati di tutta Italia dando vita a una vera e proprio ciclostorica denominata “a chilometro zero” per evidenziare la brevità del percorso, la provenienza dei prodotti nei ristori e la genuinità delle amicizie ritrovate. Pur senza pedalare, siamo infatti riusciti a riproporre le atmosfere di una ciclostorica. L’entusiasmo e la partecipazione registrati saranno uno stimolo a riproporre l’appuntamento anche in futuro come ulteriore occasione di ritrovo e di convivialità a conclusione del calendario annuale delle ciclostoriche».